Il paradiso della regina Sibilla
In un tempo lontano questi luoghi erano al centro di molte leggende e suggestioni. Posti magici e a volte oscuri, abitati da figure mitologiche e leggendarie. Sono stati a lungo meta di negromanti e cavalieri erranti, che da tutta Europa si mettevano in viaggio per raggiungere queste terre ricche di magia. Fate, oracoli, porte d'ingresso a regni nascosti... questi erano i Monti Sibillini.
Tutt'oggi questi ambienti godono di un aurea fiabesca e portano con se un eredità onomastica che è molto eloquente... "Passo Cattivo, Infernaccio, Lago di Pilato, ...". La storia geologica non è da meno di quella che alimenta le leggende e ne sono un triste segno gli eventi sismici del 2016 e 2017.
I Monti Sibillini sono stati da subito, per me, grande fonte di ispirazione e anche amore. Terre lontane da casa mia, ma vicinissime al mio cuore. Immediatamente ho percepito la magia di questi posti che ho vissuto con svariate giornate e nottate di escursione fotografica in solitaria, anche nel pieno dello sciame sismico di fine 2016. Non ho avuto bisogno di trovare nessuna porta d'ingresso, il paradiso era lì ad attendermi. Ogni volta che metto piede su questi monti, sentieri, altipiani vivo sempre la stessa sensazione... un raggiungimento di pace e quiete, ma anche l'impressione di essere spettatore di situazioni magiche e uniche.
Con il progetto "Il paradiso della regina Sibilla" ho voluto rappresentare un territorio meraviglioso e perennemente tormentato che mi è caro come poche altre cose nella vita. Un viaggio fra immagini che vogliono esaltare l'anima e l'essenza del luogo stesso, andando oltre al semplice fattore estetico. Un percorso di 24 scatti per tracciare la strada fino alla porta d'ingresso a quel fantomatico regno nascoso.